La scienza cosmica (16)li astri luminosi

Publié le par Marie de St Clair


XIV, L'UNIVERSO,: GLI ASTRI LUMINOSI  
Le galassie si evolsero durante i miliardi di anni, e quando la condensazione fu troppo grande, esplosero.... Delle masse enormi ne sgorgarono con più o meno forza, allontanandosi nello spazio a varie distanze secondo il grado di velocità dato alla partenza.  
Queste masse enormi si misero a girare su loro stesse, condensandosi al loro centro per diventare degli immensi soli da dove sgorgarono più tardi dei pianeti, creando così innumerevoli sistemi solari come il nostro.  
Questi corpi luminosi non furono sempre all'origine di un sistema planetario. Un grande numero diede solamente delle stelle o dei corpi incandescenti che circolano in ammasso, sebbene la distanza tra ciascuna è enorme. Queste stelle si influenzano molto le une alle altre, creando delle zone magnetiche, attraggono dei frammenti di materia che vengono a fondersi  in essi. I soli sono costituiti da elementi energetici che possono alimentare dei corpi che si degradano perdendo l'energia che li anima. Questi corpi contribuiscono a mantenere l'equilibrio tra gli elementi che compongono il cosmo. Gli astri luminosi forniscono così dell'energia per il mantenimento della vita. I mondi abitati non potrebbero essserlo senza il sole che dà loro luce e caldo, Loro stessi generatori e conservatori della vita. Così tutti i pianeti sono tributari di un sole. Sono sottomessi alla sua influenza e gravitano intorno a lui. Se, per eccezione, un pianeta ne è troppo lontano, seguirà la sua orbita, e riceverà il caldo di cui ha bisogno rispetto a un astro più vicino.  
I corpi luminosi girano  anche essi nello spazio, seguendo un'ellisse immensa che impiega dei miliardi di anni per farne il giro. I sistemi solari viaggiano così ad una velocità molto grande attraverso l'universo, non passando mai nello stesso luogo durante le migliaia di milioni di anni. Il cosmo è in continuo movimento ed ogni parte che lo compone ha il suo ritmo, il suo tempo ed il suo spazio. 


XV, L'UNIVERSO,: I SISTEMI SOLARI  
I soli quando sono espulsi da una galassia, si mettono a girare su loro stessi ad una velocità inimmaginabile. La materia incandescente, condensandosi, forma dei gas di una potenza tale che esplode, facendo sgorgare dei mucchi di materia che si avviano su delle orbite differenti, cominciando il loro eterno ciclo intorno al sole che li ha rigettati. Un sistema solare è nato. Le masse informi si arrotondano girando. Le correnti cosmiche che li attraversano da ogni parte mummificano  gli elementi in fusione, dandogli finalmente le proprietà di pianeti. Ci sono anche degli atomi invertiti. Gli elettroni possono essere negativi o positivi. Questo nucleo può contenere più protoni che neutroni. Le differenze sono minime talvolta, ma sono sufficienti per formare altre materie che, unendosi, danno dei corpi molto diversi.  
Tutto è vario nel cosmo. I sistemi solari generati da una stessa galassia, pur essendo dissimili, hanno dei punti comuni che li pongono in una categoria o in un'altra, in una  o nell'altra famiglia di sistemi, che li raggruppano in mondi affinché sia più facile comunicare tra essi. Per sapere se un sistema è della stessa famiglia di un altro, ci basta, per mezzo di apparecchi, di analizzare gli elettroni, perché i mondi di una stessa categoria hanno un stesso tipo di struttura atomica. Il Grande Universo è vivente, dinamico, sempre in via di completamento creando dei mondi nuovi, o riparando la materia che lo spezza. È un eterno capolavoro che non sarà mai finito. L'evoluzione si è inserita in una grande legge cosmica. Non c'è fissità, tutto è in continua trasformazione. Ogni tot di materia cambia ad ogni cambiamento di tot  tempo, poiché il movimento non si ferma mai,  il movimento è la marcia verso "qualche cosa."  
Solo l'uomo  ne è cosciente. Sa che questo esiste e che ogni giorno lo avvicina a una fine "fisica", ma sa con certezza, o mediante il dubbio che ci sarà continuità al di là di questa scadenza materiale e che tutti raggiungeremo tutti presto o tardi ...  

 

 

 

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