LA VIA SPIRITUALE (2)

Publié le par Marie St Clair

 

    Ma non basta volere, non basta sapere, non basta fare se non si è, vale a dire se  non si usa tutta la nostra essenza umana, ivi compreso le dimensioni intellettuali, (presenza e concentrazione), ed affettive, (sincerità e slancio del cuore), per renderci ricettivi a ciò che la supera e che attraversandola, ci trasforma.

 

Alla Masseria, c'interessiamo alla reintegrazione dell'uomo nel suo stato primordiale e non alla ricostruzione storica di tale o tale corrente della Tradizione che, fra parentesi, per perdurare nel tempo dovrebbe evolversi imperativamente ed adattarsi nella forma. Un vero Ordine può essere solamente quello che permette al cercatore di vivere  lo Spirito e la Legge ovunque ed ad ogni istante del ciclo storico. La nostra volontà non è dunque di formare delle Masserie  staccate del resto dell'umanità o che potrebbero servire d'appoggio alle ristorazioni anacronistiche o ai giochi politici o settari di cui siamo  già stati i testimoni in Europa. 

 

Parimenti, non è nello spirito della Masseria di rigettare le concomitanze necessarie alle esperienze della vita e dell'accettazione delle responsabilità familiari e professionali del momento. Potrebbero dirvi che vogliamo fuggire le difficoltà della vita comune a tutti gli uomini chiudendoci nella torre di avorio della nostra appartenenza tradizionale piena di affinità elettive e di abitudini compiacenti, rifiutando tutti i contatti ed i doveri chiesti dalla nostra situazione umana ma non è vero, non rifiutiamo né la vita né il mondo in sé, considerando che non si è spirituale una volta al mese quando ci ritroviamo in "Tenuta" ma ogni giorno della nostra vita applicando i principi della Legge al nostro ambiente immediato e quotidiano. Diciamo anche che il tempo di un cammino iniziatico attraverso le organizzazioni monastiche è superato; l'uomo deve essere prete  di Sé stesso !

 

Si potrebbe pensare che l'epoca  non si presta: la caccia alle streghe e l'inquisizione, anche se non sono più confessionali, sono sempre molto presenti in  tanti spiriti ma l'emergenza di una conversione, di una mutazione è sempre più palese; la nostra società si libera progressivamente delle gogne ideologiche, s’interroga, si ascolta,  cerca nelle "saggezze" nel passato; una creatività nuova si fa giorno, in cerca di coerenza e di efficacia. Un nuovo spazio si apre per una rigenerazione dell'uomo e della società, per una concezione più dinamica della scienza, della religione, della filosofia. Certo, non è ancora l'età dell’oro ma è incontestabilmente il risveglio della "razza d'oro", questa eterna comunità spirituale così tanto tempo occultata sotto gli assalti dell'involuzione materialista. Disillusa dall'insopportabile pressione di un mondo disumanizzato, per lo smarrimento delle coscienze una razza nuova ed insieme antica si alza , quella dell'uomo in cerca  di Salvezza.

 

Anche, in questo mondo in piena evoluzione, la Masseria ha il dovere di essere una scuola di lavoro personale e di mutazione. Come tanti ordini Tradizionali, la Masseria non ha forma permanente; appare e sparisce dallo sguardo pubblico secondo le leggi che gli sono proprie e non è annessa a nessun'istituzione. Ciò implica sempre una certa "missione" che fondi e giustifichi la sua esistenza temporale. Quando il suo lavoro è finito, sparisce. Capiamo bene che la Masseria non esiste mai per sé-stessa in quanto scuola di conoscenze, ma come depositaria di una pedagogia, di un messaggio che gli è proprio, anche se si ricollega ad una Conoscenza permanente.  

Publié dans INSEGNAMENTO

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