L'angoscia del futuro

Publié le par Marie de St Clair


L'angoscia del futuro ci spia. Tuttavia, l'eternità è "Una", senza principio né fine. Sappiamo che Dio è il suo aspetto invisibile, senza forma né immagine, poiché è la spiritualità stessa, la trascendenza infinita, e l'uomo è solamente il suo riflesso inferiore che cerca sempre in lui la molteplicità. L'universo ha un aspetto visibile. Viviamo in uno spazio infinito, diviso in longitudine e latitudine. Il tempo è il simbolo di quest’ eternità, sotto forma di passato, presente ed avvenire. Lo spirito di Dio eterno è l'anima del mondo, mentre la materia si divide e suddivide all'infinito. 

Viviamo sotto 3 dimensioni, il quarta è inaccessibile, fuori dal tempo e dello spazio. Questa scelta-unità esprime un ordine intellettuale e spirituale in Dio e nell'uomo. Dobbiamo avere consapevolezza della struttura mediatrice che esiste tra qui giù e l'aldilà.

 Il cosmo è strutturato intorno a punti rappresentati dagli astri e dai pianeti. Le qualità dello spazio si misurano col tempo ed il movimento. L'intelligenza universale attinge nell'energia radiante un universo che anima il cosmo. L'uomo è collegato all'insieme del cosmo ed uno degli elementi della sua anima ad uno degli elementi della struttura dei mondi così come al centro infinito di tutti i mondi ed all'irradiazione spirituale dell'infinito. È la concezione mistica dell'unica realtà. Solo la saggezza divina conosce il mistero della creazione.

 Dio agisce sulle sfere celesti che ripercuotono sui corpi. L'etere è la materia ora immortale per i corpi celesti in movimento, ora deperibile per i corpi terrestri.

La legge del mondo rivela l'accordo esistente tra l'infinitamente grande e gl’infinitamente piccolo, tra i movimenti degli astri ed il movimento della luce. Grazie a loro si formano la logica e l'armonia del mondo sensibile.

L'esistenza dell'uomo trascorre tra il sole e la luna, tra il fuoco e l’ acqua, simboli della natura. Il simbolo porta in lui il messaggio divino e può talvolta essere una magia. Le tradizioni sono nate del simbolo, collegano l'origine alla conclusione. Abbiamo studiato il simboli del punto  in altezza e del punto di in basso, del punto cosmologico, del punto iniziale, del punto centrale, del punto finale di ogni cosa, del punto infinito del mondo dell'emanazione e della sfera. Constatiamo che il simbolismo della luna è relativo al simbolismo preliminare del sole. Studieremo il gran ruolo del simbolismo nella nostra vita, come il simbolismo sessuale di cui l'azione è determinante.

 È una pulsione venuta del fiume della vita. Diventando forza creatrice, il flusso vivificante finisce alla sfera femminile per dispensare la vita. L’amplesso sessuale può esser considerato come la coabitazione dell'alto col basso, come nell'albero della vita. Distinto dell'atto della creazione, l'influsso perdura e si rinnova, ha un ruolo considerevole nella reincarnazione e la migrazione delle anime. È una tradizione accettata dalla notte dei tempi, particolarmente dai popoli semiti. Questa tradizione è stata rigettata totalmente dalla chiesa cattolica e per una piccola parte dell'islam. Ma i gnostici Ismailiti ed i Sufi l'hanno adottata. Negli scritti che vengono dei vecchi cenacoli cabalistici, si parla di ciò molto così come del suo prolungamento. I catari credevano nella stessa dottrina.

Per progredire nella sua vita, l'uomo troverà la sua ragione di vivere solo entrando nella via del sentirlo. Gli occorre allora coraggio e volontà, ciò che gli permetterà di continuare la sua strada. L'uomo è animato dal mondo terrestre, quello dei sensi, dello spirituale e dell'astrale. Sentirà il suono spirituale che è quello del tabernacolo. Dovrà superare lo stadio dell'ignoranza, dell'egoismo ed entrare nel mondo psichico. Così, sveglierà la sua coscienza. Dovrà vivere dentro di sé, ricercare in  profondità, fino a trovare in lui la certezza che gli porterà l'illuminazione.

Ma nella sua ricerca, sarà solo e talvolta, subirà dello scoraggiamento. Allora, deve attingere suo coraggio pensando alla vita di quelli che, durante le ere, hanno fatto il sacrificio della loro vita per loro ideale. Certi sono stati i nostri compagni, certi noi stessi. Comprenderanno quanto il nostro lontano passato è legato al nostro presente e sopporteranno meglio le prove che ci toccano. Quante volte gli atti passati potrebbero spiegare il presente. Quante volte un atto che si compie, e che ci stupisco, è solamente il richiamo del passato. E talvolta, quando s’incrociano gli sguardi, si ha la gioia di riconoscere qualcuno. Durante il tempo, cambiamo personalità fisica, ma lo sguardo resta immutabile e talvolta la nostra guida, per aiutarci, ci fa rivivere davanti agli occhi scene del passato. 

 Per facilitare la nostra comprensione, c'è la meditazione. So che certi non arrivano a meditare, ma raccogliersi nel silenzio e fissare il suo pensiero possono sostituire la meditazione. Tuttavia, il processo è semplice, bisogna distendersi al massimo, partire su un'idea, un suono, un'immagine poi e la cosa si sviluppa naturalmente fino al momento dove  la meditazione si conclude da se. Il fatto di fissare il suo pensiero porti molto, è una ginnastica dello spirito che limita la dispersione.

Diremo in conclusione che ogni studio esoterico può riempire la nostra vita e che comprendiamo che il " caso " non esiste. Ciò non vuole dire che tutto è aggiustato in anticipo, abbiamo sempre il nostro libero arbitro e la scelta di adottare l’una o l'altra soluzione.

Gabriella, ottobre 1989,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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