LA FORZA DEL SILENZIO

Publié le par Mstclair

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     Apprendista dello stregone messicano Don Juan, Carlos Castaneda deliziò generazioni intere con i resoconti delle sue avventure iniziatiche alla ricerca della conoscenza chamanica amerindiana. Scrisse` la forza del silenzio'. L'interesse per questi scritti non stupisce affatto. Al rumore delle città onnipresente e sostanza inquinante, all'aggressione verbale incessante  "   per dire nulla",  o caricata d'emozione - viene ad aggiungersi l'obbligo che ci imponiamo di convincere, provare ed esistere. Tutto questo frastuono  allontana dall'essenziale: Essere, semplicemente. Quando il disagio cresce, la necessità di trovarsi diventa manifesta. Allora, ci rimane soltanto da mettersi per strada, così. A ciascuno la sua via: via ripida, autostrada o tracciato invisibile.
          

      Il saggio indiano Ramana Maharshi (1879-1950) si riferiva a tre aspetti del silenzio: il desiderio d'austerità con il silenzio che gesti e mimiche eludano presto. Viene in seguito la semplice pratica del silenzio e infine il silenzio spirituale profondo della meditazione. Per Ramana, il silenzio non deve essere imposto, accettato o respinto. È il risultato naturale della meditazione senza attività mentale. Eterno flusso  della lingua„, eloquenza senza fine, il linguaggio muto può essere distrutto soltanto dalle parole. Con discorsi si distrae la gente senza che  migliorino, diceva. Invece, il silenzio produce  risultati di cui beneficia tutta l'umanità. Benché nella tradizione indù il ruolo del guru sia basilare, R.Maharshi non poteva concepire migliore guru del silenzio. Dinanzi alle persone venute fino a lui in cerca di saggezza, si sedeva  in un silenzio profondo. Ne emergeva l'orientamento che gli ospiti intendevano nel loro cuore. A volte il saggio prendeva la parola, spesso per emettere consigli di un pragmatismo estremo. Mostrava con ciò che il silenzio non è uno scopo, ma una via aperta a tutti.

Dal silenzio sorge la creazione

      “Un grande silenzio m’ invade, e mi chiedo come ho anche potuto pensare di utilizzare la lingua. diceva 800 anni fa, il mistico e poeta sufico Rumi; e ancora: Perché avete così tanto paura del silenzio? Il silenzio è la radice di tutto. Se entrate nella danza di questo vuoto, centinaia di voci faranno risuonare i messaggi che aspettate da tempo. È l'estasi del silenzio che spinge il derviscio tornitore nella spirale in movimento; è nelle profondità del pozzo del silenzio che il musicista sufi attinge le note delle sue melodie. Il silenzio non è inerzia, assenza, ma una totalità comparabile soltanto a quella provata dagli esseri collegati da un amore così grande che non possono esprimerlo con parole. L'armonia perfetta del silenzio può soltanto generare opere che a loro volta destano la bellezza nascosta nella memoria dello spettatore amnesico    

    Allievo di Aurobindo a Pondicherry fin dall'età di 12 anni, Sri Chinmoy è l'esempio perfetto della creatività illimitata:i suoi settori d'espressione coprono la musica, la poesia, la pittura, la letteratura ed anche gli sport. Dopo venti anni di pratica spirituale - di cui quella del silenzio, si getta nella bocca del lupo: New York. Nelle sue scuole, guida i suoi allievi verso un modo di vita dove disciplina spirituale e vita attiva contemporanea vanno d'accordo.

Ecco ciò che dice del silenzio : “Quando il silenzio chiede una precisazione e che il silenzio risponde, la domanda quanto la risposta è potente poiché cominciano il loro viaggio e lo terminano nel silenzio del cuore. Quando sorgono altrove, il mentale aggiunge il suo grano di sale pieno di dubbio e d'esitazione, sprovvisto di spontaneità. Con la realtà del cuore, la spontaneità regna da padrone. È vivendo nel cuore ed aspirando all'auto-trascendenza permanente che si può dare il migliore di e trovare la vera soddisfazione.

             Ogni percorso iniziatico è fatto di tappe e di soste. Quando l'allievo ha acquisito un certo controllo, le verità non passa più per le parole ma con l'intuizione diretta, la conoscenza silenziosa„, spesso denigrata o ignorata, a meno di essere organizzato in un sistema filosofico o un'università spirituale. Nella tradizione chamanica, quando l'apprendista si è liberato dai suoi vecchi pensieri e credenze, si installa nel suo posto del silenzio all'interno del suo essere. È. Lo spirito può infine raccontargli la storia dell'universo. L'assenza di memorie del passato ed il silenzio gli conferiscono la libertà di coscienza totale necessaria all'apprensione di nuovi mondi.

M.N Anderson


     Il silenzio è la chiave per una vita sana, la base per la realizzazione della felicità suprema. Il silenzio ci fa scoprire il senso della vita, ci rivela il nostro modo di pensare, considerare ed agire. Il silenzio Ci aiuta a riconoscere ed apprendere chi siamo e quale è il nostro dovere. Il silenzio indica la via alla liberazione totale del corpo, dello spirito e del cuore. La pratica del silenzio si sostituisce alle nostre idee fisse ed alle nostre costrizioni. Se riapprendiamo a stimare il silenzio, non c'è più nessuna ragione di fuggire i nostri pensieri e le nostre angosce. La pratica del silenzio ci porta una pace indescrivibile.


 

“Conservare il silenzio, che parole strane, è il silenzio che ci conserva”

 

Publié dans La Via e l'Iniziazione

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