Lo scorpione, segno della trasmutazione

Publié le par Mstclair

 

 

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Siamo entrati nel segno dello Scorpione il 21 Ottobre per di più quest’anno in concomitanza con la Luna  piena. Con quest'energia siamo immersi nella forma : I Signori dello Scorpione sono anche chiamati : «Signori della forma." Hanno permesso all'uomo di costruire il corpo nel quale s’incarna.

   Questo segno d’acqua, fisso, ha suo posto nel mezzo della stagione, l'autunno, ed introduce un aspetto nuovo della nascita: la morte-rinascita. Dopo il cancro, lo scorpione è il secondo aspetto dell’acqua, l'acqua delle paludi, delle putrefazioni, delle dissoluzioni, necessaria alla rinascita, o nascita al mondo soprasensibile. Per la natura è tempo di ripiegamento, la Terra si prepara ad entrare nell’immobilità e nel silenzio invernale, per arricchirsi delle metamorfosi dei suoi elementi nutrienti nel seno dell’oscurità, matrice del risveglio primaverile.

 Il suo geroglifico,scorpio.jpg  , è una M che termina con una freccia. La lettera M è l’androgina, e simboleggia l’Acqua primordiale matrice di ogni manifestazione. La freccia o dardo significa sofferenza, ferita, morte. La M frecciata esprime il ritorno allo stato primordiale attraverso la sofferenza e la morte. segno della vergine, la vergine, è il mistero dell'incarnazione, lo scorpione è quello della redenzione tramite la morte dell’essere incarnato (crocefissione)

      Per noi questo è un momento dell’anno particolarmente adatto per riflettere, contemplare, guardarsi dentro e trasformare ciò che ha bisogno di essere trasformato per prepararci ad affrontare un nuovo ciclo che inizierà col solstizio d’inverno, nel momento in cui il Sol Invictus, la Luce, riprende suo cammino verso lo zenit, illuminando l’Anima.. Ma l’Ego è il cerchio che limita la nostra capacita di conoscere e che tiene prigioniera la coscienza superiore. Il rischio di confrontarsi ai nostri demoni interiori è grande, ma è il prezzo da pagare per andare avanti, superare nostri limiti, nostre paure, nostre tensioni, tutto quel che ci mantiene incatenato alla visione materialistica dell’Universo, e soprattutto le tentazioni varie offerte alle nostre debolezze per fuggire quest’indispensabile “tete à tete” con noi stessi, sia tramite l’iperattività (lavorativa, sportiva, intellettuale) sia tramite i paradisi detti artificiali ( droghe varie).  

Pluto è Maestro dello scorpione, del mondo in cui ci si avventura per esser spogliato d’ogni cosa, superando la nudità totale del corpo e dell’Anima, la perdita d’ogni appiglio, di tutto quel che c’è ancora di meschino in noi, fino a comprendere il senso del dono, della dedizione totale alla Coscienza -Universale, alla conquista della Fiducia. E la morte del vecchio uomo degli alchimisti, la trasformazione interiore che conduce alla Liberazione. Questa metamorfosi , passaggio nelle tenebre, può esser paragonata a quella subita durante il sonno profondo senza sogni; non è solo col riposo notturno dei nostri organi stanchi che attingiamo le forze necessarie alla lotta de giorno, ma col contatto inconscio (opposto alla coscienza da sveglia) con la sorgente universale dell’Energia -Coscienza.

Lo  Scorpione con suo pungiglione rappresenta dunque la Morte inflitta a se stesso per  rigenerarsi poi in Sagittario, la dissoluzione da dove può sgorgare la Vita. Amore e  Morte, Eros e Thanatos sono opposti : il Toro, segno di costruzione e lo Scorpione, segno di distruzione. Possiamo paragonare questa disintegrazione con la crisalide della farfalla ( dal greco chrusos= oro) , tomba in cui brilla la Luce della risurrezione. Lo Scorpione trionfante diventa allora il Re dell’Aria, l'Aquila, che può alzarsi verso il Sole ed era assimilato alla fenice che rinasce dalle sue ceneri. In Egitto lo scorpione è anche simboleggiato dal serpente (Rerek, o Apep) che alzandosi, diventa l’Ureus ureus.jpgsulla testa di Osiride, i due occhi di TuM, il principio primordiale, cioè i organi della visione illimitata o potere creatore.

“ Muoio e rinasco ogni giorno. Sono il serpente Sata che dimora nelle parti più lontane della terra. Muoio e rinasco, mi rinnovo e ridivento giovane ogni giorno”

(papiro NU, Libro dei Morti)

  Sul piano fisico, l’energia dello scorpione si esprime particolarmente con i organi riproduttivi. Si conosce anche bene la relazione fra questi e la voce – manifestazione del Verbo creatore- La voce ha suo organo alloggiato nella gola, dominata dal toro, segno dell’asse Toro/Scorpione, e la castrazione dei ragazzi ne condizionava la voce.

       Inoltre, presso i yogi, quando l’energia sessuale posta alla base del osso sacro s’innalza attraverso i centri nervosi della colonna vertebrale ( la kundalini indu) fino al cervello, si produce l’illuminazione. In Egitto è spesso rappresentato il guaritore o il Dio che tocca la nuca della persona , quale centro nervoso distributore/trasformatore della forza nervosa creatrice provenendo dai centri inferiori del corpo (La nuca, centro vitale, era spesso protetta da collare). Questo spiega che le persone segnate da una forte energia scorpionica  siano predisposte insieme a disturbi genitali e disturbi nervosi sottili, che sono generalmente all’origine di tutte le disfunzioni organiche che le affliggono. E di conseguenza sono esposti a disturbi ghiandolari, e del sistema endocrino.

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     I nativi dello scorpione vivono spesso un’incarnazione di crisi, di fermentazione interiore intensa in cui sono esplorate le energie segrete che rivelano le relazioni sottili fra lo Spirito e la materia, ma il carattere appassionato di questo segno può fargli prendere la sua sofferenza come la bandiera dei martiri, fra la rivolta e l'angoscia, perché l’energia scorpionica è violenta ed esplosiva. Solo con una disciplina equilibrata di tutte le facoltà dell’Essere si attua un rapporto più giusto fra conscio ed inconscio, in cui le forze sconosciute degli strati profondi dell’anima sono dominate, non dominano più la persona e diventano energie utili per far uscire la Luce e raggiungere la gloriosa visione di una coscienza illuminata.

Sfruttiamo quest’energia in Novembre di ogni anno, per fare pulizia in noi stessi. Novembre è, si dice, il mese della depressione ( in effetti le giornate si accorciano molto, e le tenebre spaventano le anime senza timone), ma avventuriamoci fiduciosi nel buio del tunnel con la fiaccola della volontà, la sana curiosità del cercatore desideroso di capire se stesso e il mondo, piuttosto che lasciarsi trascinare alla cieca dai nostri propri fantasmi.  La vittoria aspetta il perseverante.

 

Di quale farfalla questa vita terrestre è il bruco?  (Victor Hugo)

Quel che il bruco chiama la fine del mondo, il Maestro lo chiama farfalla (Richard Bach)

 

                                                          

 

 

 

 

 

Publié dans Astrologia personale

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