Le malattie della fede

Publié le par Marie St Clair

Le malattie della fede  articolo di Bernard Monteau (psicanalista)…

 

“Ma certamente  esistono malattie della fede! E ve ne citerò due, che conoscete perfettamente.

 

• La prima - che fa abbastanza rumore, ma che non è sempre diagnosticata con un vero discernimento - sono le sette. Ma, cosa sono le sette, se non generalmente un'intolleranza verso l'uomo moderno e la modernità? Occorre una fede ben malata per, nel suo nome, staccare la gente dalla loro famiglia e dal mondo nel quale viviamo. Scegliere Dio contro sua moglie, contro i suoi bambini o contro la società, sono già dell'immaturità spirituale. E lo dico di più: una spiritualità che consiste nel respingere la coppia, o la famiglia, o la società nella quale siamo è un'idea sbagliata assoluta. Viviamo un'epoca giusta e bella, e la spiritualità - quando è sana -  conduce ad amare il mondo e la nostra famiglia, e non rivoltarsi contro. La spiritualità - quando è sana - non è intollerante, è tollerante, e le vie spirituale sono vie di riconciliazione, non vie di giudizio e di separazione.

 

• La seconda malattia è quella degli integrismi religiosi… Ma non è una malattia che ci abita tutti più o meno? Poiché si chiama così intolleranza, non-accetazione della differenza. Là anche occorre che la fede sia malata per, nel suo nome, opporsi con forza contro tutto ciò che pensa o vive differentemente.  Ma sapete, i diversi integrismi non fanno che dimostrare un'ignoranza generale dell'evoluzione della fede. Poiché la storia ci mostra che, da alcuni tempi, l'uomo sta completando una certa maturità della fede, quella che procedeva parallelamente alle religioni. Osservate che la fede è evoluta nel corso dei tempi. Ci fu inizialmente l'animismo, al quale è succeduto il politeismo che ha permesso il monoteismo. Oggi - ed è forse uno dei rimedi a questa fede in confusione - è l'ora di scivolare verso una fede neppure religiosa, neppure collettiva, neppure intransigente nella rassomiglianza, ma verso una fede spirituale, più personale, che permette a ciascuno di credere al suo modo ed avere diritto al suo Dio a sé.

 

•Ma ne esiste una terza: È quella dei commercianti di felicità facile, sapete, coloro che vendono ogni specie di gadget o di energie diverse lasciando credere che sia possibile riequilibrarsi, di stare meglio, senza che si abbia alcun lavoro da fare su di sé. E ne ce sono molti, soprattutto nel esoterismo. Ma è una frode totale! Come si può credere che un pezzo di cristallo, un apparecchio qualunque può dare i risultati di un cammino spirituale senza lavoro su di sé, senza strada da fare! C'è là dentro un'esca immensa della vita interna, ed è una malattia della fede alla stregua delle altre due.  Ma la via spirituale non è confortevole, è aspra, come il sentiero di montagna.

Publié dans La Via e l'Iniziazione

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